Rationes Decimarum Italie
Tra il 1932 e il 1942 vari studiosi hanno curato una preziosa edizione vaticana che raccoglie in tutto il territorio italiano le ragioni contabili presentate alla camera apostolica dai collettori diocesani dell'imposta straordinaria sulle rendite ecclesiastiche, detta comunemente DECIMA. Un lavoro molto interessante, Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV che ci permette di recuperare alcune informazioni anche sul nostro territorio. Di primo acchitto possiamo avere informazioni sulle parrocchie, chiese o enti religiosi presenti nel nostro territorio nel XIII. Vanno fatte però subito due considerazioni: la prima che nel testo non sono presnti tutti gli le chiese od enti del territorio; la seconda che se non contestualizzate ed approfondite le informazioni sono davvero poche.
Così ho deciso di chiedere aiuto ai partecipanti del forum del sito lamoneta.it e grazie a loro stiamo cercando di fare un'anaili storica sulla circolazione monetaria nel nostro territorio in quel periodo. Avremo così una sorta di catalogo virtuale di alcune delle monete spese dai montegabbionesi sul finiere del 1200 e perciò un doveroso ringraziamento a tutti loro. Per chi volesse qui il link alla discussione del forum. Ad oggi 5 gennaio 2013 siamo riusciti a recuperare le informazioni storiche e numismatiche che ho riportato poco sotto.
Prima però la mappa di dove si trova il comune di Montegabbione, per chi non lo sapesse, comprendente le frazioni di Montegiove e l'abbazia di Acqua Alta:
Visualizzazione ingrandita della mappa
Nei due volumi Ration3s Decimarium Italie da me consultati, dedicati uno all'Umbria ed uno alla Tuscia, sono presenti le ricostruzioni delle cartine di fine 1200 con i confini delle diocesi (a sinistra parte della diocesi di chiusi, a destra parte della diocesi di Orvieto, il fosso Ripignolo faceva da confine!
Di seguito le informazioni presenti nel Rationes Decimarum Italie [in barrato barrato le informazioni non riguardanti il comune di Montegabbione]. Nelle decime riportate, tratte dal volume dedicato all'Umbria, sono presenti i seguenti nomi di paesi o monasteri: Montegiove (in due forme: Monte Iovis, Monte Iovi) con la chiesa di San Lorenzo e Gervaso (San Gervaso... c'è una storia spettacolare che vedremo in futuro), oggi la chiesa di Montegiove è dedicata solamente a San Lorenzo (clicca qui); Acqua Alta, l'abazia che viene riporata in due forme Aque Alte, Aquealte ed inoltre come Albana Aque Alte (clicca qui); San Severo, riportato come S. Severii, monastero benedettino orvietano (clicca qui).
Decime degli anni 1275-1280
10627. Presbiteri Iohannes et Petrus ecclesie de Monte Iovis II flor. Auri XXVI aquil.
10697. Iacobellus Barberius pro presbitero Petro de Monte Iovis XXVIII cor.
10742. Raynaldus Guidonis de Albana Aque alte solvit pro presbiteris Iohanne et Petro de Monte Iovis LVI aquil. V tur. gros. et III sol. et V den. cor.
10868. Item dominus Molganus canonicus urbetanus solvit pro presbiteris Iohanne et Petro de Monte Iovis XV sol. et VIII den cort. et III acquil. Item solvit pro se ipso I flor. auri II tur. gr. III acquil. I ro. et XLV sol. et VIIII den. cort.
10934. Item a preposito S. Severii solvente pro monasterio S. Severii et abbatia Aque alte XVII sol. minus III den. acquil. X tur. gros. VII ven. XXII lib. et XVIII sol.cort. Item x lib. et X sol. cort.
11018. Item a prebitero Iohanne et Petro de Monti Iovis XXI acquil. et I flor. auri
11127. In primis confessi fuerunt recepisse a presbitero Iohanne de Monte Iovi solvente pro se et presbitero Petro suo sotio XIII tur. gros. VIII acquil. II ro renfortiatos et XXVIII sol. et III den. cort.
11188. Item frater Iacobus prepositus mon. S. Severii solvit pro dicto monasterio et pro monasterio Aquealte VI flor. auri XXI aol. et I den. ven. XIIII sol. acquil. XIII sol. minus III den. tur. gros. VI sol et III den. ro. renforzatos et X ro. de XXVIIII de. IIII flor. de argento de XII, II sterlengos de argento. Item II tur. gros. de argento et unum acquil.
11268. Frater Matheus conversus monasterii <S.> Severi pro dicto monasterio S. Severi et pro monasterio Aquealte XXVII ib XIII sol. et VIIII den. cort. XXXVII sol. minus I den. acquil. VI sol. et III den. flor. de argento de XII et XXII sol. ro. gros. renforzatos VII sol. et III den. tur. gros. X sol. ven. XXV den. et I medium ro. non renforziatum VI flor. de argento de XX, III sol. cort.I flor. auri er IIII tur. parvos.
11270. Dominus Malganus canonicus urbetanus solvit pro presbitero Petro et Iohanne de Monte Iovis XXVIIII acquil. III ro. Renforszatos V ven. et III sol. Cort.
11414. Item dominus Malganus canonicus predictus solvit pro presbitero petro et Iohanne de Monte iovi XV tur. gros. IIII ro. Gros. IIII aquil. I ven. et XVIII sol. et VI den. cort.
11526. Item Iacobolus Ildebrandi de Monte Iovi solvit pro presbiteris Iohanne et Petro de Monte Iovi I flor. auri XVIII ro. Renforzatos et XIII sol. et II den. cort.
11544. Item Mantia famus abbatis monasterii S. Severii solvit pro dicto monasterio et monasterio Aquealte XVII sol. ro. gros. XX flor. auri. et X den. aquil. XXIIII ven. XII sol. et VII den. tur. gros. et XVI den. cort. [non identificabile in questa decima la quota data dall'avazia di Aqua Alta]
11896. Item die XXVIII dicembri in capitulo ecclesie S. Costantii presenti bus presbiteris Forte et Federico, dominis Mulgano et Iohanne canonicis urbevetanis et pluriuso aliie testi bus predicti collectores habuerunt et receperunt a presbitero Petro de Monte iovi XX tu. gros. et XVIII ro. gros. de argento et XVIII sol. et VI den. cort.
Oltre alle decime trascritte sono presenti, per l'abazia di Aqua Alta anche la numero 11544, 11700 e la numero 11808.
Decime dell'anno 1297
Ecclesia SS. Laurentii et Gervaso de Monte Iovis
12141. Rectoria presbiteri Petri prima est et secunda paga lib V sol XI
12142. Rectoria presbiteri Petri Papa prima est et secunda paga lib X sol XIII
Di seguito i tipi monetali con le relative immagini, valide a titolo d'esempio (le monete medioveali non sono come le moderne, per ogni tipo ci sono moltissime varianti dovuti oltre che al diverso periodo di emissione anche al fatto che venivano continuamenente utilizzati nuovi matrici e punzoni a seguito dell'usura o rottura durante la produzione delle monete). Sarebbe opportuno prendere in considerazioni altre fonti storiche del periodo per avere un quadro più generale utile per trarre le giuste considerazioni sui tipi monetali in uso nel nostro territorio dul finire del 1200. Inoltre, sarebbe utile capire bene se i tipi monetali siano considerate come vere e proprie monete di cambio, quindi circolanti realemnete, o come monete di conto. Ma lo vedremo in futuro e quindi procediamo con l'analisi.
• Flor. Auri: fiorini aurei di Firenze, ma anche altre monete d'oro emesse da altre zecche a quel momento aventi gli stessi standard in carati e peso e che per ciò nei documenti coevi venivano chiamate ugualmente "fiorini"; in ogni caso vista l'area è probabile il riferimento alla valuta specificamente fiorentina.
FIRENZE
Repubblica, 1189-1532. Fiorino d'oro III Serie ,1267-1279. Au gr. 3,48 Giglio. Rv. Il S. Giovanni in piedi con nimbo.
Fiorini d'oro, ovvero fiorini aurei di Firenze, ma anche altre monete d'oro emesse da altre zecche a quel momento aventi gli stessi standard in carati e peso, e che per ciò nei documenti coevi venivano chiamate ugualmente "fiorini".
• Aquil.: Grosso "aquilino" di Pisa (
qualche dubbio se tratti di grossi aquilini da due soldi o da un soldo in quel periodo emessi entrambi e più o meno noti in Toscana e Italia centrale).
PISA
Repubblica. Emissioni al nome di Federico I Imperatore, 1150-1312. Grosso con la Beata Vergine e l'aquila. Ar gr. 1,87 Aquila, con le ali spiegate e testa rivolta a s., stante di fronte su capitello. Rv. La Beata Vergine coronata, velata e con nimbo perlato, seduta in trono di fronte, regge con la mano s. il Bambino e con d. benedice. CNI 90/93; MIR 404/5
• Tur. gros.: grossi tornesi francesi,
ovvero grossi tornesi dei sovrani di Francia.
San Luigi dei Francesi (1226-1270): Gros tournois ca. 1266 [wikipedia]
• Ro.: 1 grosso romanino
Immagine: http://numismatica-i...neta/W-SENRM9/1
Moneta grossa d'argento (detta anchegrosso r.) coniata dal senato di Roma alla metà del 13° sec.; reca al dritto la figura di Roma seduta in trono con globo e palma e la leggenda Roma caput mundi, al rovescio il leone passante e la leggendaSenatus P. Q. R. L'emissione cessò nel 1358. [ http://www.treccani.it]
Grosso romanino: si riferisce alla moneta coniata dal Senato romano al tempo di Brancaleone d'Adalò (1253-1255), prende il nome dalla figura di Roma in esso rappresentata. [wikipedia]
• Ro. renfortiatos: grossi romanini rinforzati.
• Ven.: 5 grossi veneziani
Lorenzo Tiepolo doge XLVI, 1268-1275. Grosso. Ar gr. 2,09 Tipo solito. CNI 3; Paolucci 1
• Cor.: grossi cortonesi identificarli con i grossi aretini metà XIII secolo.
Fronte: croce patente - Retro: busto di San Donato di fronte nell'atto di benedire con la mano destra e con il pastorale nella sinistra.
• Den. cor.: denari cortonesi identificabili con i denari aretini con "lunette" prodotte in officina
cortonese come riportato in alcuni documenti coevi "denaros aretinos dictos cortonenses"
Zecca: Arezzo - Fronte: croce patente - Retro: busto di San Donato di fronte nell'atto di benedire con la mano destra e con il pastorale nella sinistra.
Denaro Piccolo Cortonese delle Lunette, definito Cortonese delle lunette perché caratterizzati da piccoli crescenti lunari nel giro della legenda,
coniato in Cortona prima del 1325 per la repubblica di Arezzo.
• Lib. et sol. cort. libbre e soldi in denari cortonesi.
Di seguito un'immagine tratta da Ratione Decimarum Italie 1295-1304 TUSCIA che riporta i cambi monetali espressi in denari e soldi cortonesi.
Sono presenti oltre alle tipologie riporate nelle decime del nostro territorio anche altri tipi nominali che riporto ugualmente: