Fonte di Montegabbione
La data di nascita, termine poco appropiato ma bello, della fonte di Montegabbione sicuramente non è recente. Le prime testimonianze note ad oggi provengono da una mappa del Catasto Gregoriano datato 1860. Nella mappa di Montegabbione, sopra il podere le Morracce è indicata l'attuale fonte con il nome Fontanile.
Frazione della mappa di Montegabbione del Catasto Gregoriano in cui è riporatata la Fonte di Montegabbione, 1860.
Prima di questa data non ho trovato nessuna indicazione nei documenti in mio possesso. Verodimilmente la fonte era già in uso, inquanto altro non è che una sorgente di affioramento superficiale, ed il fatto che era prossima al paese la rendeva sicuramente utile ai paesani montegabbionsi. Una visita all'archivio comunale di Montegabbione potrebbe far emergere ulteriori informazioni sull'"antica" fonte.
Torniamo a noi, così come la conosciamo, a meno degli ultimi restauri, possiamo chiederci quando venne realizzata la "scultura" in pietra serena? Concentrando l'attenzione sull'architrave emerge lìinformazione cercata, anche se era li sotto il naso eproprio non me ne ero mai accorto.
In una discussione su facebook di qualche tempo fa ipotizzai che la fonte venne costruita nel 1928, durante il campo militare dell'81° Fanteria. In realtà non è così.
In due foto databili intorno al 1956, di Vallepulcini Luigino, si vede chiaramente la data presente sopra il soldato di profilo.
Come si nota nel dettaglio la data incisa nella testata della fonte è 193- IX, quindi: 1931 nono anno dell'era fascista.
Quello che resta oggi dell'incisione è ancora in parte leggibile, soprattutto dopo aver visto le foto di Vallepulcini Luigino!
Scusa per il disegno in rosso :(!!
Non resta altro che consultare i faldoni dell'archivio comunale del 1931 per ricercare informazioni in merito. Ci aggiorniamo!!
Intanto in rete scrivono, da verificare le info sul Sig. Russo:
La fonte di Montegabbione, detta fonte delle Morracce,viene alimentata da una vena d'acqua superficiale, perciò durante i mesi estivi o durante la siccità l'acqua diminuisce fino a scomparire.
La fonte delle Morracce ha tre vasche: nella prima si può prendere l'acqua e si può bere, nella seconda bevevano le bestie vaccine e nell'ultima avveniva il procedimento del bucato. Le donne intingevano i panni da lavare in un secchio di acqua calda, poi li inzuppavano con un sapone fatto di strutto, che era un ottimo smacchiatore e poi li sciacquavano nell'acqua pulita. L'acqua della fonte viene cambiata tutti i sabati ogni due settimane.
Dalla sua sorgente esce un "filo" d'acqua che va in una piccola vasca, poi attraverso un piccolo canale va in una vasca più grande ed infine in un'altra. La signora Iolanda ci ha detto che a ricordo dell'accampamento dei soldati,lì vicino, negli anni '30, è stata scolpita dal muratore, signor Russo,allora militare,la faccia di un soldato.
Alla fine della vasca, l'acqua confluisce in un piccolissimo ruscello che passa per Scatolla e poi va nel Ripignolo che si getta nel Chiani.
[http://www.icao.it/scuole/mgab_el/acqua/acqua1/fonte_morracce.htm]