Il Gobbo

Torre di Montegabbione

La Torre di Montegabbione venne costruita tra le fine del XIV secolo e l'inizio del XV secono come testiomoniano le Cronache di Francesco della Corbara. La torre è di chiara impostazione architettonica militare; ha il basamento a tronco di piramide. E' costruita con pietra viva martellinata e squadrata, con strette feritoie. Sul culmine della torre, una serie di merli isolati sembrano rivelare l'esistenza di un frontone aggettante ora scomparso. Tuttavia l'altezza e la merlatura della torre non sono probabilmente quelle originali, poiché rivelano un restauro eseguito ai primi anni del '900. La malta usata per la sua costruzione risulta durissima, a prova di scalpello, non soltanto per il normale processo chimico di disidratazione della calce viva, ma anche perché questa era impastata con una qualità di pozzolana arenaria altamente coibente, la cui cava doveva trovarsi verso il Pian di Faiolo, da non confondersi però con quella di arenaria gialla sfruttata ed abbandonata in epoca più recente. In questi ultimi anni la torre è stata assoggettata da un nuovo restauro esterno ed interno, che ne consente la visita attraverso una scala metallica. Nel sottosuolo della torre è stata rinvenuta una profonda cavità, riempitasi nel tempo di detriti: potrebbe trattarsi di una cisterna per il recupero delle acque piovane o, ipotesi più affascinante ma al momento meno verosimile, di un passaggio segreto sotterraneo per uscire dalle mura castellane.
Torre di Montegabbione

Nella foto in alto una delle prime fotografie della Torre ad oggi nota. Come si può notare ci sono alcuni curiosi dettagli: manca il grande muro di contenimento sotto la torre; è presente l'edificio alla curva demolito negli anni '50 a forma circolare; come si può notare nelle feritoie sono presente delle barre metalliche, questo perché all'interno della Torre c'era un trasformatore per la fornitura della corrente in bassa tensione per il paese, è infatti ben visibile il palo della corrente con i cavi che escono da una delle feritoie.
Ma quando venne costruita la Torre? Fino ad oggi non eravamo a conoscenza di informazioni certe sulla sua edificazione. Una fortuita lettura ha finalmente svelato il mistero!
Francesco di Petruccio, conte di Montemarte e signore di Corbara, esponente di una delle stirpi magnatizie più antiche e illustri del territorio orvietano e a sua volta attivo e influente protagonista nelle vicende politiche di Orvieto nella seconda metà del '300, è l'autore del testo cronachistico da cui abbiamo recuperato le informazioni sulla Torre. Conosciamo Francesco Montemarte, "signore di Montegabbione" dal 1387 e proprio dall'archivio della famiglia Montemarte viene la testimonianza di una bolla di papa Gregorio XI del 1378 nella quale il papa riconoscendo la fedeltà, particolarmente apprezzabile in quei tempi difficili, dei diletti figli di Montegabbione e Monteleone li esorta ad essere ugualmente obbedienti nei confronti di Francesco Montemarte conte di Corbara.
Scrive Francesco Montemarte nelle sua pera cronachistica contente le sue memorie:

Item nel 1380 io comparai in Montegabbione un orto da monna Caterina di Nucciarello da Montegabione, habitante nel Piegaio, un orto posto nel detto castello, quale stava presso alla porta di Monteaiali , da ogni lato le vie publiche fra le quali c'era la via quali era intorno alle mura, per prezzo di fiorini nove, apparea la carta per mano di ser Curradino di Francesco da Gualdo.

Item memoria che, volendo fare lì io una torre per difesa di quel luoco, permutai col Commune di Montegabbione parte della via del Commune che gira allato alle mura con parte del detto orto, acciò che alcuna parte della detta torre si potesse fondare sopra la detta via et niente di meno la via remanesse dal lato della torre, fu la terra più spatiosa e larga che prima, et di ciò appare carta per mano di ser Corradino.

Da queste poche righe tutto combacia perfettamente, era il 1380, Francesco di Montemarte già "signore" di Montegabbione dal 1378 decide di dotare Montegabbione di una Torre di avvistamento per meglio proteggerlo dai nemici del casato, vista la difficile situazione in Orvieto. Così acquista un pezzo di terra, un orto, da Caterina figlia di Nucciarello di Montegabbione che abitava a Piegaro. L'orto era nei pressi della porta di Levante, che lui chiama Porta di Montearale proprio perché dava verso l'omonimo monte. L'orto però era circondato da strade pubbliche, una dove adesso è la piazza della torre, una l'attuale via Achille Lemmi, ed una, da come scrive Francesco di Montemarte, una strada che faceva il giro di tutte le mura. Francesco fa poi un baratto con il Comune di Montegabbione permutando un pezzo dell'orto per un pezzo della strada che costeggia le mura, così da poter costruire la torre in prossimità delle mura, vicino all'ingresso della porta di Montarale. Ecco fatto!!

Un testo molto breve, ma con lo stretto necessario per poter dare finalmente una collocazione temporale certa alla nostra Torre. Con questa nuova penso si interessante ripercorrere insieme alcune delle date più importanti del nostro territorio:

- 1139 prima testimonianza archivistica dell'Abazia San Pietro di Acqua Alta
- 1246 viene costruita la chiesa di Montegiove, Intitolata ai santi San Lorenzo e Gervasio
- 1271 prima testimonianza archivistica al Castrum di Montegabbione
- 1274 Viene edificata la Chiesa Castellana di Montegabbione
- 1278 Montegabbione è incluso nel piviere di Carnaiola
- 1282 viene costruito l'oratorio di Santa Maria di Montegiove, oggi la "Scarzuola"
- 1289, 24 ottobre Sindaci e Procuratori di Montegabbione si recano dal Vescovo di Orvieto impegnandosi di pagare in autonomia le decime, di fatto il Piviere di Montegabbione diventa autonomo da quello di Carnaiola. E' la nascita del "Comune di Montegabbione"
- 1292 il Piviere di Montegabbione compare nel catasto del contado Orvietano

Torre di Montegabbione

Torre di Montegabbione Torre di Montegabbione

Torre di Montegabbione Torre di Montegabbione

Torre di Montegabbione Torre di Montegabbione

Bibliografia
- Alice Tabacchioni, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Perugia : Ecomuseo: il museo del futuro. Percorso alla scoperta dei castelli e delle torri del Comune di Montegabbione (TR), anno accademico 2008/2009
- Cesare Simoni, Il castello di Montegiove di Mentanea, Roma, 1925, p. 9-12.
- Daniele Piselli, Comunità laica e religiosa di Montegabbione: chiese ed abazie nei sec. XII-XIV, Pro Loco di Montegabbione, Montegabbione, 2018, pp. 6-10.
- Daniele Piselli, Il Gobbo numero 101, Anno XIV, 09/09/2023
- Elisabeth Carpentier, Orvieto à la fin du XIIIe siècle. Ville et campagne dans le Cadastre de 1292, Parigi, 1986, pp. 244-261).
- Ferdinando Ughelli, Albero e Istoria della famiglia de' Conti di Marsciano, Roma, 1667, p. 25.
- Francesca Bianco, Il liber de confinibus di Orvieto (1278). Per uno studio del paesaggio medievale degli antichi pivieri di Ficulle, Carnaiola, Fabro, Monteleone e Montegabbione, in Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l'Umbria (BDSPU), 113 (2016), t. I, fasc. 1-2, pp. 49-54,
- Sandro Tiberini, Cronaca di Francesco di Corbara (1347-1400). La memoria di una famiglia operante nell'Italia centrale del Trecento, a cura di Sandro Tiberini, presentazione di Mario Ascheri, Canterano (Roma), Aracne Editrice, 2020 (Storia del diritto e delle istituzioni / Fonti, 7).
- Archivio Vescovile di Orvieto, Cartulari, Codice C, c. 85/4, vd. Appendice documenti, n. 6, pp. 38-40.
- Archivio Vescovile di Orvieto, Cartulari, Codice B, c. 106/5, vd. Appendice documenti, n. 1, pp. 29-30;

Nota: Su Francesco di Corbara si veda: Montemarte, Francesco, in Dizionario Biografico degli Italiani (DBI), n. 76 (2012), pp. 112-116, e anche Montemarte, Ugolino, ivi, pp. 117-120, ambedue a cura di S. Tiberini.

Pagina aggiornata il 25/01/2025

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